Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati fu gestito a Cremona, fino all'anno 2007, unicamente tramite l'accoglienza in strutture residenziali. Tale pratica dovette però confrontarsi con la criticità (anche di tipo economico) rappresentata dalla massiccia crescita degli arrivi di minorenni stranieri dichiaranti essere "non accompagnati", verificatasi negli anni 2006 e 2007. La frequente presenza di reti parentali dei minori nelle provincie limitrofe, indusse a ritenere che il percorso migratorio dei MSNA giunti a Cremona fosse il risultato di una strategia messa a punto da adulti di riferimento, i quali indirizzavano il giovane verso quei territori dove le pratiche d'accoglienza apparivano più efficaci riguardo all'acquisizione del titolo di soggiorno. Ciò che emerge è la correlazione intercorrente tra modalità di accoglienza e strategia migratoria. A partire dall'anno 2008, il riconoscimento del carattere "famigliare" del progetto migratorio del minore, e della sua rete parentale come risorsa per una più efficace e sostenibile presa in carico, portò all'identificazione di una strategia di accoglienza incentrata sull'affidamento famigliare.
migrazione; politiche migratorie; accoglienza; minori d'età; rete parentale; affidamento famigliare