Riassunto
L'articolo prende spunto dalla vicenda della jungle di Calais per interrogare i margini e le condizioni di un agire migrante nell'orizzonte europeo. Riferendosi al celebre articolo di Spivak “Can Subaltern Speak”, il contributo vuole considerare il processo di neutralizzazione (giuridica e esistenziale) che investe il migrante nelle sue varie fasi e situazioni di accesso alla società di “accoglienza”, e il suo impatto sulla soggettività migrante, prima di illustrare alcune declinazioni di un agency che cerca di smarcarsi rispetto al dispositivo in essere.
Parole chiave
presenza/crisi delle presenza; agency; Calais; neutralizzazione; organizzazione